Meno male che è giovedì
Un’interessante novità di questo 2023 in Italia è la sperimentazione della settimana breve, quella di quattro giorni lavorativi, adottata da sempre più aziende del Bel Paese (fonte: Il Sole 24 Ore).
Complici di questa sperimentazione sembrano essere anche le generazioni più giovani che si stanno affacciando al mondo del lavoro, le famose generazioni Z e i millennials, che chiedono una maggiore flessibilità degli orari di lavoro e pongono maggiore enfasi nell’equilibrio vita-lavoro (fonte: OrbisCure).
Riesce ad interagire e a conversare con gli esseri umani imitandone perfettamente i gesti, le emozioni e i comportamenti, grazie ad un sofisticato sistema di espressioni facciali che le consente di esprimere ben 62 diversi stati d’animo: stiamo parlando di Sophia, il robot umanoide creato dall’azienda Hanson Robotics, presentato nella sua ultima versione durante il Web Summit di quest’anno tenutosi a Lisbona dal 6 al 9 novembre scorso.
La donna-robot, che è stata modellata per assomigliare esteticamente a Audrey Hepburn, è in grado di parlare con gli esseri umani grazie al suo sofisticato software di intelligenza artificiale, che le consente di ricordare le conversazioni precedenti e imparare sia da queste, sia da Internet, a cui il suo sistema è connesso. L’androide Sophia è inoltre dotato di due microcamere installate negli occhi che le consentono di elaborare i dati visivi e il riconoscimento facciale, rilevando quindi la presenza degli interlocutori.
Ma la cosa più sorprendente è che Sophia è il primo robot al mondo ad ottenere la cittadinanza onoraria: una concessione incredibile che è stata riconosciuta dall’Arabia Saudita.
Nel corso del Web Summit di Lisbona, assieme ad uno dei suoi creatori, lo scienziato Ben Goertzel, Sophia ha presentato SingularityNet, la piattaforma decentralizzata rivoluzionaria basata sulla blockchain per la condivisione di ricerche e conoscenze sull’evoluzione dell’intelligenza artificiale su cui il suo software è basato.
Durante l’evento Goertzel ha espresso la necessità di integrare le AI (Artificial Intelligence) con l’intelligenza umana: «Se vogliamo che le AI assorbano valori umani dobbiamo abituarci già da ora a convivere con loro. Solo in questo modo l’avvento di un’intelligenza artificiale generalizzata, superiore a quella umana, porterà un cambiamento positivo» – ha dichiarato Goertzel.
Una prospettiva interessante, che apre scenari e sfide affascinanti riguardo agli sviluppi di un’intelligenza artificiale sempre più sofisticata e “a misura d’uomo”.
Fonte: www.lastampa.it
Anche la nostra azienda Ferrazza, attiva nel settore dell’automazione industriale da oltre 30 anni, è certa che la robotica contribuirà a generare una grande rivoluzione; tuttavia, al fine di generare cambiamenti positivi, è necessario che questa rivoluzione si integri fin da subito con i processi operativi umani, nell’ottica di uno sviluppo che porti l’intelligenza artificiale a supportare il lavoro dell’uomo e non ad annullarlo.
Il mercato della robotica sta vivendo una fase di grande espansione: a testimoniarlo, le attuali stime di mercato, che prevedono un boom di 151,7 miliardi di dollari entro il 2020.
Un mercato promettente, che negli ultimi tempi ha spostato l’attenzione sulle applicazioni sociali degli androidi, penetrando in molti e diversi settori di mercato: dalla chirurgia all’intrattenimento, dall’assistenza all’istruzione, dalla difesa alle attività domestiche.
E proprio in questi giorni in tutta Europa si sta svolgendo la settimana europea della robotica (18-27 novembre 2016), un evento importante che coinvolge oltre 25 nazioni europee con più di 600 eventi legati al mondo della robotica e delle sue applicazioni, di cui un centinaio si svolgeranno in Italia.
Un’occasione unica per avvicinarsi al meraviglioso mondo della robotica e riflettere, allo stesso modo, sugli aspetti etici e legali delle sue numerose applicazioni sociali.
L’evento principale della Settimana Europea della Robotica si sta svolgendo in questi giorni ad Amsterdam, presso la Marine Base; qui si discute di robotica per l’assistenza (in particolar modo quella relativa agli anziani), nonché di promozione dello studio delle discipline scientifiche e tecnologiche (scienza, tecnologia, ingegneria, arte e matematica) anche per le ragazze e le donne.
E sono proprio le applicazioni della robotica nell’ambito dell’assistenza sociale a rivestire un grande interesse per il futuro della nostra società: pensare che in tempi non molto distanti i robot potranno diventare validi badanti, infermieri e domestici è una vera e propria rivoluzione che stravolge completamente le nostre vite e il nostro modo di approcciarci al mondo.
Ecco perché gli sviluppi in questo settore appaiono incoraggianti: poter contare su automi efficienti e intelligenti, in grado di svolgere compiti faticosi, misurare il nostro stato di salute e assistere gli anziani nello svolgimento delle loro attività quotidiane è sicuramente un grande passo avanti nel progresso tecnologico della nostra società.
Ma gli sviluppi della robotica interessano, oltre che il settore sociale, anche quello relativo all’industria: ed è proprio nella fabbrica 4.0 che robotica e automazione industriale s’incontrano, dando vita ad un nuovo modo di lavorare e, in definitiva, di vivere.
Anche la nostra azienda Ferrazza, attiva nel settore dell’automazione industriale da oltre 30 anni, è certa che la robotica contribuirà a generare una grande rivoluzione, non solo nel nostro settore, ma – in generale – in tutti gli ambiti della società.
Per questo crediamo che sia fondamentale avvicinarsi al mondo della robotica e delle nuove tecnologie, al fine di acquisire conoscenze e competenze necessarie per comprendere a fondo la portata dei cambiamenti sociali e tecnologici che interessano e interesseranno il nostro mondo.
Ed è proprio grazie al nostro spirito innovativo e alla voglia di migliorarci continuamente che oggi siamo leader nel campo dell’automazione industriale!
Grazie alla lunga esperienza nel settore possiamo assicurarti un supporto a 360° in ambito progettazione software, cablaggio e bordo macchina, offrendoti solo le migliori soluzioni tecnologiche per l’automazione dei tuoi processi industriali!
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A proposito di automazione industriale, l’Italia è nella top ten dei produttori mondiali di robot industriali: lo affermano i dati della Federazione Internazionale di Robotica (IFR), che riconosce al nostro Paese il sesto posto nella classifica mondiale, dietro a Cina, Corea Del Sud, Giappone, Stati Uniti e Germania.
Il mercato della robotica posiziona infatti l’Italia tra le eccellenze del mondo, attribuendole una posizione privilegiata non solo nella classifica mondiale, ma anche in quella europea: secondo i dati dell’IFR, l’Italia è anche il secondo produttore europeo di robot industriali dopo la Germania, con una quota di 6mila e 700 unità vendute, contro le 20mila tedesche.
Un risultato più che buono, che conferma l’importanza e le potenzialità di uno dei settori a più alto tasso di innovazione al mondo, come dimostrano le numerose e moderne implicazioni della robotica sul mercato, sul lavoro e nell’ambito della vita quotidiana.
Non fantascienza, quindi, ma realtà: solo nel 2015, in tutta Europa, il mercato della robotica industriale ha registrato una crescita del 10%, annoverando anche la Spagna – dopo la Germania e l’Italia – tra i primi tre mercati europei in termini di vendite, con una produzione annua di 3mila e 800 unità.
A livello internazionale, poi, l’Asia si attesta come il mercato con il più alto tasso di crescita: solo la Cina, con i suoi 68mila robot industriali venduti, supera abbondantemente le vendite dell’intera Europa.
Da un punto di vista di robot installati in ambito industriale, invece, l’Italia si attesta al nono posto nella classifica mondiale.
Anche questo è quindi un punto a favore, se si considera la quantità di macchinari installati nel solo 2015: una quota che si aggira attorno al milione e mezzo e che promette risultati brillanti anche per i prossimi anni, come conferma la stima di 2,3 milioni di installazioni previste entro il 2018.
Tuttavia, la robotica non vive nel solo ambito industriale: negli ultimi tempi, infatti, la ricerca in materia ha sviluppato diverse applicazioni anche in settori non strettamente industriali, si pensi ai servizi, agli ambienti dirigenziali e alla vita di tutti i giorni.
Il nostro Paese si distingue infatti nel panorama mondiale (ed europeo) non solo nell’ambito della robotica industriale (ovvero quella applicata ai processi produttivi), ma anche in quello della robotica applicata alla vita di tutti i giorni: ed è proprio l’istituto Italiano di Tecnologia di Genova a lanciare sul mercato il primo robot per i lavori domestici, R1, un androide intelligente dall’aspetto umano in grado di interagire con l’uomo, supportandolo e aiutandolo nella gestione delle faccende domestiche e professionali.
Risultato di un lungo percorso di sperimentazione e ricerca, R1 è stato realizzato in 16 mesi da una squadra di 22 scienziati e tecnici di IIT guidati da Giorgio Metta, vicedirettore scientifico dell’Istituto.
Il robot, che è stato presentato al mondo lo scorso 19 luglio, è costituito per il 50% da plastica e per la restante metà da fibra di carbonio e metallo.
Tra i primi robot commerciali al mondo, R1 è dotato di 2 lunghe braccia allungabili che gli permettono di raccogliere e raggiungere anche oggetti lontani e di mani sensibili e prensili che gli consentono di riconoscere forme e materiali, interagendo con l’uomo grazie ad un sistema di Intelligenza Artificiale e “cognitive computing” avanzato.
L’arrivo del robot sul mercato è previsto tra un anno e mezzo, inizialmente con un numero limitato di prototipi e poi con una produzione più significativa.
Che dire, siamo orgogliosi di questi risultati e siamo anche certi che questa nuova esplosione di innovazione e tecnologia italiana contribuirà ad arricchire ancora di più il know how e gli impieghi dell’automazione industriale e della robotica nel mondo.
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Fonte: www.pmi.it