Automazione Industriale
La transizione ecologica
Il passo successivo alla digitalizzazione 4.0
Come aveva confermato il MiSE, i crediti d’imposta sugli investimenti in chiave 4.0 saranno estesi fino al 2025 e alcuni di essi includeranno dei vantaggi per le aziende che si prefissano e raggiungono obiettivi di transizione ecologica, strettamente connessa alla transizione digitale all’interno del PNRR.
Le imprese, infatti, stanno accelerando, proprio in questo periodo, su transizione green, nuove tecnologie e sostenibilità. Questi elementi sono leve fondamentali per le aziende, soprattutto per le pmi, che devono mantenere una certa competitività nel mercato interno ed estero, oltre che per affrontare la crisi post pandemia e la carenza di materie prime.
Transizione ecologica e digitale
Come le industrie italiane possono reggere
Dal Made in Italy Summit è emerso che il sistema imprenditoriale italiano è molto solido e ha saputo reggere le varie difficoltà durante la crisi pandemica ─ ma anche che, ormai, non c’è più differenza tra innovazione e sostenibilità. Ora le aziende e le industrie devono puntare ad un cambiamento all’insegna dell’innovazione digitale e della sostenibilità, già oggetto di vantaggiosi crediti d’imposta. Questo cambiamento rappresenta un vero e proprio salto di qualità per le aziende non solo per un discorso di competitività, ma anche per sopravvivere grazie ai benefici e al valore economico aggiunto che la transizione ecologica può portare.
Una maggior attenzione all’ambiente e una transizione ecologica, unita a quella digitale già in corso, possono portare numerosi vantaggi alle imprese. Dall’immagine di un’azienda attenta al futuro dell’ambiente e all’uso delle risorse, fino ad un approvvigionamento ottimizzato, non è difficile immaginare come degli investimenti per la transizione ecologica possano essere un beneficio per tutta la filiera produttiva.
Il Green New Deal
Sostenibilità ed economia circolare
Dal sito del MiSE spuntano anche gli incentivi per il Green New Deal. Si tratta di una serie di agevolazioni finanziarie per progetti di ricerca, sviluppo e innovazione con finalità di transizione ecologica e di economia circolare (in cui l’Italia è leader nell’Unione Europea). Gli obiettivi che le aziende sono incoraggiate a conseguire, grazie a questi aiuti, vanno dalla decarbonizzazione dell’economia al turismo sostenibile, fino alla riduzione della plastica e al contenimento dei rischi legati ai cambiamenti climatici.
Inoltre, sembra che si vogliano incentivare quelle attività di ricerca e sviluppo per realizzare nuovi servizi, prodotti e processi o al miglioramento di quelli esistenti, sempre in chiave di transizione green ed economia circolare. Queste agevolazioni, passando al lato prettamente economico della cosa, si applicano ai progetti che prevedono costi tra i 3 e i 40 milioni di euro e saranno pari al 60% dei costi di progetto.
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