Automazione industriale al top: il settore ha chiuso il 2014 con un fatturato di 4 miliardi di euro e un incremento del 5%

Sono positivi i dati che emergono dal rapporto dell’Osservatorio dell’industria italiana dell’Automazione presentato da Anie Automazione in occasione della conferenza stampa di apertura di SPS IPC Drives Italia, svoltasi a Parma il 12, 13, 14 maggio scorsi: l’automazione industriale italiana ha chiuso il 2014 in bellezza, con un fatturato di 4 miliardi di euro e un incremento del 5% rispetto all’anno precedente.

Non una novità ma una conferma, dato che l’anno precedente il settore aveva registrato una crescita di fatturato del 4%:

 “l’automazione ha dato nuova prova della sua vitalità e dell’importanza che il settore riveste per un manifatturiero e una meccanica sempre più efficienti, flessibili, innovativi e sostenibili”, commenta Giuliano Busetto, Presidente di Anie Automazione.

Tra le varie ragioni di questa crescita un peso non indifferente ha giocato l’investimento delle aziende italiane nei confronti dell’estero: come afferma Busetto, le esportazioni costituiscono quasi il 60% del fatturato totale.

Tuttavia uno slancio c’è stato anche nel mercato interno, con investimenti importanti per i settori dell’automotive e dell’aerospaziale.

Ma quello che emerge con particolare evidenza è un’indiscussa competenza italiana nel settore dell’automazione: motivo principale di questi continui risultati positivi.

In un contesto di continui cambiamenti è infatti fondamentale saper proporre soluzioni flessibili e personalizzate: capacità che arriva da una conoscenza approfondita dei software industriali di ultima generazione.

L’innovazione, dunque, passa necessariamente da uno studio e da una ricerca continui: il successo dell’automazione industriale deriva, pertanto, da una continua innovazione tecnologica, e dalla capacità di garantire una produzione sempre più flessibile.

Aspetti che l’Italia sembra aver bene assorbito, nonostante ci sia un potenziale ancora da scoprire: la strada da percorrere è ancora molta, ma l’obiettivo principale rimane l’ottimizzazione dei processi e del consumo di energia.

Lo scopo è arrivare ad una situazione in cui macchine intelligenti siano in grado di dialogare fra loro, scambiandosi informazioni.

Non un’utopia, ma una realtà sempre più nitida, considerando le novità e gli sviluppi che ogni anno investono il settore dell’automazione: se il dinamismo del settore rimane confermato, anche nel 2015 assisteremo ad una crescita e ad una diffusione costanti.

Ferrazza è pronta a cogliere la sfida.