L’automazione fa bene alla salute
Meno male che è giovedì
Un’interessante novità di questo 2023 in Italia è la sperimentazione della settimana breve, quella di quattro giorni lavorativi, adottata da sempre più aziende del Bel Paese (fonte: Il Sole 24 Ore).
Complici di questa sperimentazione sembrano essere anche le generazioni più giovani che si stanno affacciando al mondo del lavoro, le famose generazioni Z e i millennials, che chiedono una maggiore flessibilità degli orari di lavoro e pongono maggiore enfasi nell’equilibrio vita-lavoro (fonte: OrbisCure).
Ma prima di dire “meno male che è giovedì”, è davvero fattibile lavorare solo quattro giorni su sette? Per chi lavora dietro lo schermo di un computer sembra che non ci siano problemi, con l’aiuto anche di tutti i software gestionali e delle Intelligenze Artificiali che ci permetterebbero di ridurre i tempi necessari per tutta la documentazione (fatture, ricevute, documenti di trasporto, ecc.) e, parrebbe, anche aiutarci a programmare, scrivere articoli e creare contenuti.
Per chi lavora su una linea di produzione, invece, l’aiuto può venire dall’automazione e dalla robotica.
Infatti, i prossimi step dell’Industria 4.0 prevedrebbero l’uso sempre più ampio di robot e cobot per assistere gli operai in lavori troppo pericolosi, pesanti e ripetitivi e permettere agli operatori umani di concentrarsi su lavori e mansioni che necessitano della creatività e dell’esperienza che solo loro possono offrire.
In sintesi: con la giusta automazione industriale e con i giusti investimenti in software gestionali e sistemi hardware, sia in ufficio che in produzione si potrà dire “meno male che è giovedì”!
Anche il revamping può aiutare
Dunque, abbiamo capito che le nuove generazioni stanno portando l’attenzione a tematiche che possono sembrare nuove a chi è già all’interno del mondo del lavoro da un pezzo. In particolare, una delle tematiche che vanno per la maggiore è un miglior bilanciamento tra lavoro e tempo libero per un miglior benessere del lavoratore.
Abbiamo anche detto come l’automazione industriale può dare un aiuto non indifferente a migliorare le performance delle linee di produzione e, di conseguenza, ridurre i tempi di produzione.
Non sempre, però, un’azienda può permettersi un investimento importante come un intero impianto di automazione industriale. Ecco allora che un aiuto, inoltre, può venire da un aggiornamento delle linee industriali, un processo che Ferrazza Srl conosce molto bene e che è noto come “revamping”.
In periodi di crisi internazionali come quello attuale, non è raro che i costi di approvvigionamento schizzino alle stelle e che i tempi di consegna di macchinari e impianti nuovi si allunghino quasi all’inverosimile. Che fare dunque per avere un sistema di produzione con performance moderne? Semplice: si fa l’upgrade dei macchinari e degli impianti che già abbiamo.
In questo modo, manteniamo i macchinari e gli impianti che i nostri operai e colleghi già conoscono, quindi sanno già come funzionano e come usarli al meglio, ma vengono equipaggiati con componenti molto più performanti di quelle di prima, permettendo di produrre di più nello stesso tempo di prima o produrre come prima, ma mettendoci meno. A tutti questi vantaggi, poi, va anche aggiunto il risparmio di mantenere gli impianti di prima, dovendo solo investire nella parte elettrica ed elettronica, più soggetta a diventare obsoleta rispetto alle parti meccaniche.
Inutile dire come le componenti nuove possano aiutarci a risparmiare energia: non è un segreto, infatti, che le componenti elettriche ed elettroniche si evolvono per essere di dimensioni più compatte e più performanti, che possono aiutare i nuovi lavoratori delle nuove generazioni a raggiungere gli obiettivi prefissati, avere più tempo e impattare meno sull’ambiente.