Automazione Industriale
L‘Intelligenza Artificiale e l’Industria 4.0
È arrivata l’era delle macchine pensanti?
L’intelligenza artificiale è un tema sempre più trattato e ogni giorno ne vediamo la continua evoluzione.
Un esempio? Le AI in grado di “disegnare”, partendo da semplici input di un paio di parole, ora riescono a partorire veri e propri capolavori di grafica, complice anche la loro capacità di elaborare input sempre più complessi. Le intelligenze artificiali, inoltre, sono anche in grado di scrivere dei testi sempre partendo da degli input che costituiscono il tema del testo da generare.
L’evoluzione di questi strumenti sempre più diffusi è testimoniata dalla precisione con cui è possibile somministrare i dati da elaborare. Nel caso della generazione di un testo scritto, infatti, si possono impostare titoli, sottotitoli, appendici e paragrafi, scegliendo anche il tono e il registro linguistico da utilizzare nel testo.
Intelligenza Artificiale Industriale
La nuova tendenza assieme ai robot collaborativi
Non c’è dubbio, insomma, che l’AI abbia delle potenzialità più che vantaggiose per tutti noi, anche per l’industria.
Ebbene sì, se quando si parla di intelligenza artificiale intendiamo più uno strumento da usare in ufficio o per diletto, esiste invece un termine per descrivere una AI a uso industriale: l’Intelligenza Artificiale Industriale, appunto.
L’Intelligenza Artificiale Industriale (IAI) è un concetto strettamente legato allo sviluppo dell’Industria 4.0 e si presenta come uno strumento che si presenta come un potenziamento di quei concetti e capisaldi 4.0 che già abbiamo trattato e tutti conosciamo.
I robot, in particolare quelli collaborativi, saranno infatti in grado di prendere decisioni sempre più complesse, migliorando la produttività dell’azienda e la sicurezza dei lavoratori. Anche la manutenzione di macchinari e impianti può beneficiare dell’Intelligenza Artificiale Industriale, che può identificare i problemi prima che si verifichino, tramite l’elaborazione dei dati raccolti grazie agli algoritmi e al machine-learning tipico delle intelligenze artificiali.
Dulcis in fundo, l’evoluzione dell’intelligenza artificiale sta facendo in modo che sia sempre più facile comunicare con un dispositivo dotato di AI (basta pensare agli assistenti digitali dei nostri smartphone), tanto da non essere tanto diverso dal conversare con un collega.
AI e IoT
L’evoluzione del cuore dell’Industria 4.0?
Abbiamo capito, dunque, che l’AI porterà un enorme contributo alle industrie e, in particolare, alla transizione digitale. Ma questo contributo ci costringerà a rifare tutto daccapo?
Prima di tutto facciamo una distinzione tra Intelligenza Artificiale Industriale (IAI) e Internet of Things (IoT).
L’Internet of Things (o Internet delle Cose) monitora e gestisce in maniera automatizzata i processi produttivi tramite i sensori e i dispositivi presenti su un impianto industriale. Tutti questi sensori e dispositivi comunicano tra di loro perché interconnessi tramite una rete internet, un concetto fondamentale per poter parlare di Industria 4.0. L’Intelligenza Artificiale Industriale, invece, sfrutta degli algoritmi di apprendimento per analizzare i dati produttivi e migliorare quindi la gestione delle attività, dei processi e della produzione in generale.
È facile, dunque, capire come l’Intelligenza Artificiale non sostituirà il concetto di IoT, ma andrà a fornire uno strumento in grado di potenziare questo concetto base dell’Industria 4.0. Grazie ai processi di machine learning, infatti, non è difficile immaginare un futuro in cui un responsabile o un operatore di linea si rivolgeranno ai macchinari e ai sistemi di automazione come se fossero dei colleghi veri e propri.
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